A Bianca che sta dall’altra parte
Bagno di ferro e fuoco
danza di concavo e convesso
io tutt’intorno a tenerti stretto
quaranta dita per toccarsi
otto labbra per strapparsi
e sono piena di una caccia grossa
corna di cervo
Diana che scocca la sua freccia
e non ringhio
e non mordo
la milza si strizza per l’affanno
le costole si crinano
quando m’abbracci
il pelo della barba uncino tra le clavicole
assedio di braccia e cosce
selva selvatica
dammi un’eco lunga
dammi un alfabeto liquido
dammi un pegno profondo
un innesto di acido desossiribonucleico
doppia banda al contrario
parallela
trascrivimi un ricordo ereditario
e trema l’asse
tremo io
tremi pure tu
Lullaby, The Cure